Arrivo dell'Ambasciatrice del Regno di Bosnia

Arrivò a palazzo che era sera inoltrata e si presentò all'usciere

- Buona sera. Sono la Duchessa Lachtna degli Angeli Kosaca, Ambasciatrice del Regno di Bosnia per la Serenissima Repubblica di Venezia.

Queste sono le mie credenziali. -

Consegnò una pergamena all'uomo.



Proseguì:

- Il Gran Ciambellano mi stava aspettando, potete gentilmente avvisare che sono arrivata?

Grazie. -

E si sedette stanca ad attendere di essere ricevuta.

Maria Jolanda accolse l'ambasciatrice dicendo

E' un piacere avervi qui a Palazzo Ducale.
Mentre vi faccio strada permettetemi di dirvi che la Serenissima è molto preoccupata per gli eventi che si stanno verificando e che auspichiamo una prossima pacificazione. Per tal motivo ci proponiamo per un eventuale tavolo di discussione ............

Il corridoio che percorrevano era molto molto lungo e il ticchettio  dei loro passi le accompagnava allegramente.

Il silenzio del Gran Ciambellano sorprese Lachtna che esitò un po' e alla fine chiese: - Gran Ciambellano, perdonatemi, siete taciturna.
Qualcosa non va? - e scrutò il bel viso della dama.

Non ebbe tempo di approfondire le perplessità del Ciambellano Maria Jolanda, dovette tornare in Patria e, forse, i silenzi della Dama erano già di per sè una risposta.

Questa volta si recò nuovamente a Palazzo Ducale per consegnare un invito e mentre saliva lo scalone si chiese se fosse il caso di fermarsi per conferire con qualcuno oppure avrebbe dovuto semplicemente lasciare l'invito e andarsene.

Raggiunse l'usciere e prese la sua decisione:

- Buon giorno, sono la Duchessa Lachtna degli Angeli Kosaca, Ambasciatrice del Regno di Bosnia e sono venuta a portare un invito. Potete gentilmente chiedere a chi di dovere di affiggerlo dove le genti possano vederlo e magari partecipare alle nostre celebrazioni?




Un'altra cosa, prima di andarmene, volete gentilmente annunciare al Gran Ciambellano che sono venuta a farvi visita?


L'uomo annuì e lei lo ringraziò con un leggero inchino del capo.
Mentre l'usciere si allontanava nel lungo corridoio Lachtna si sedette a riposare un po' su una poltroncina della sala d'attesa.

Vide il Gran Ciambellano attraversare il lungo corridoio e andare verso di lei.

Si alzò e lo salutò con un educato inchino.

- Eccellenza, grazie per avermi ricevuta. -

- ....vi invito a seguirci nei vostri uffici....- disse il Ciambellano mentre si incamminava per accompagnarla alle stanze adibite ad ufficio per il suo Regno.
Lo seguì e una volta arrivati a destinazione il Ciambellano si congedò lasciandole così il tempo di ambientarsi.

- Grazie molte.  Credo che per qualche giorno starò qui ad organizzare le cose, magari capiterà di scambiare qualche parola...- disse chinando appena il capo in segno di saluto, poi accostò le porte e cominciò a sistemare le sue cose.